Pesanti condizioni poste dal Consiglio di Stato nel parere espresso allo schema di Regolamento del Codice dei contratti pubblici

02/10/2007 - Il Consiglio di Stato nell’adunanza del 17 settembre 2007 si è espresso con parere favorevole sullo schema di Regolamento di attuazione ed esecuzione del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, approvato dal Governo, in via preliminare, il 13 luglio 2007. Un parere favorevole che però lascia diversi dubbi visto la portata delle condizioni ed osservazioni alla norma avanzate dal Consiglio di Stato in ordine soprattutto alla riscrittura del testo alla luce delle nuove e successive modifiche introdotte dal decreto legislativo 31 luglio 2007 n. 113, che ha demandato al regolamento numerose nuove materie.



Il Consiglio di Stato ricorda a riguardo che il Codice impone l’esercizio unitario della potestà regolamentare, considerato che l’art. 5 della norma primaria prevede un solo regolamento. Occorrerà quindi un adeguamento dello schema alla nuove norme intervenute successivamente con il secondo decreto correttivo, anche alla luce del principio di semplificazione normativa e burocratica, così da garantire l’esatta corrispondenza delle norme primarie e secondarie e rendere il testo più sintetico eliminando norme meramente ripetitive di quelle primarie contenute nel codice.
Il testo dovrà inoltre acquisire i concerti obbligatori dei singoli Ministeri, così come per il parere già reso dal Consiglio superiore dei lavori pubblici (obbligatorio – parere del 27/06/2007) e dall’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici (facoltativo).
Lo schema di Regolamento non ha però l’obbligo del parere della Conferenza Stato-Regioni, anche se le stesse Regioni hanno già avanzato formale richiesta al Ministro delle infrastrutture e al Ministro degli Affari Regionali, ed a cui il Ministero delle infrastrutture ha già dato risposta negativa.


Parere del Consiglio di Stato del 17 settembre 2007, n. 3262